Dedalo

Dedalo e’ innanzitutto un percorso. Entrata, uscita, direzione; particolari risibili. Del resto anche l’essenza del vivere e’ presente che non si domanda da dove viene e cosa accadra’, in un gioco con unica partita perche’ il prima e il dopo restano ignoti, ininfluenti, altri giochi insomma. Dedalo è la scelta della via mentre attorno scorre la vita. Comunque ordine mentre caos furoreggia ininfluente. E’ come tranquillita’ e’ vera tranquillita’ se gli sforzi compiuti infine declinano su medesima fine. Proprio perche’ dedalo resta senza soluzione, simmetria non e’ risposta ma neppure caos lo e’, ombre sfumate o compatte non aiutano a comprendere cosi’ ci si rifugia nell’estetica alfine sola verita’. La difficolta’ di interpretare il dedalo nasce proprio dalla intrinseca facilita’ concettuale incapace pero’ di interpretare particolari che continuano a sfuggire e senza particolari ogni declinazione implode in se’ stessa lasciando chi osserva solo e spaventato. Meglio aggrapparsi con la mente nella nemica griglia che seppur immobile sa donare sguardo su ignoto. Ora decidersi dove porsi.  

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