Storico News 2008

 

Storico News 2008


31 – 12 – 2008

Ultimo lavoro per questo 2008 che ha visto nascere qualcosa che sta portando con se’ i semi di una grande avventura, un bisogno che poco a poco diviene certezza.
Tanto lavoro ma infine luce, quella luce riprodotta nella serie completa denominata ZEN.
Zen, tra le serie, e’ forse la prima a dare risposte senza domande, a uscire nella luce e con la luce mostrare si inedita rappresentazione ma soprattutto la semplicita’ di visioni laterali delineate da leggeri tratti ai quali basta solo prestare attenzione.
Zen e’ equilibrio tra colori e volumi senza pero’ cambiare il senso di un mondo complesso, semmai trovando parole nuove per descriverlo, parole finalmente comprensibili, parole sussurrate ancora una volta da sentire prima di essere comprese.

19 – 11 – 2008

Aggiunta sezione AUDIO ed e’ infine chiusura del cerchio.
Testo, immagine, video e audio, i quattro elementi del MOVIMENTO PARTICELLARE, quattro angoli retti come colonne a sostenere il verbo con la forza dell’insieme, senza nulla tralasciare nell’eleganza simmetrica che accorpa e unifica in unico ed efficiente corpo cio’ che tanto diverso appare.
Invero non sento traguardo bensi’ inizio, vera partenza, progetto concluso di edificio da far crescere, regole gettate, sperimentate e verificate nell’esaltante transizione tra teoria e pratica.
Mi domando pero’ se elemento aggiunto possa piu’ complicare che semplificare ma forte della convinzione che l’informazione sia sempre vantaggio, avanti su questa strada.

16 – 11 – 2008

Cio’ che definisce il mio lavoro e’ un concetto: sono forse per questo concettuale o ascrivibile ad un’arte di tipo concettuale?
No.
No perche’ nel contesto il concetto illustra ma non spiega.
Ricerca e’ su empatia, emozione, sensazione.
Conoscere non esalta, semmai potrebbe persino togliere spirito e fremito ma e’ bene non confondere, perche’ se e’ vero che come nell’arte concettuale senza un concetto si riduce l’opera alla materia che la compone, anche in questo caso non c’e’ solo cio’ che si vede, c’e’ un’estetica’ dell’immagine, c’e’ una plasticita’ di cio’ che la sottende, c’e’ un’emozione che resta anche togliendo il soggetto.
L’arte concettuale introduce un principio o comunque definisce una forma altrimenti non contestualizzabile mentre io tolgo il soggetto, meglio adopero il concetto per poter togliere il soggetto, riconducendomi quindi a un’esperienza di tipo suprematista, dove cio’ che resta e’ un’energia senza corpo generatore.
L’apperente assenza di un tema o se vogliamo di un filo conduttore, e’ messa ancor piu’ in evidenza dagli scritti proprio perche’ li’ tutto il meccanismo e’ allo scoperto.
Seppur esplicitamente celato dal testo, il protagonista e’ presente, escluso per condurre chi legge anche al gioco dell’intuizione.
Non solo, lo svolgimento non cerca mai di deviare l’attenzione, spostare, ingannare l’occhio e l’orecchio, semplicemente toglie baricentro fluttuando frasi attorno ad ignoto punto gravitazionale.
E’ gioco di pura accademia perche’ il soggetto non e’ importante, e’ importante cio’ che sta attorno ad esso e indovinare cio’ di che si sta parlando, ammesso che abbia senso comunque farlo, e’ qualcosa ricavabile dalle parole, e’ qualcosa che si puo’ evincere dal testo solitamente annesso che a sua volta fa riferimento a un libro, un film, sovente a una canzone, canzone che puo’ esser questa si’ una chiave di lettura da intendersi nel complesso del brano, non solo limitandosi alla citazione che talvolta puo’ anche avere poco a che fare con quanto scritto.
Ha molto a che fare invece la ritmica, l’energia, la melodia, l’arrangiamento, a volte anche il contesto nel quale questa canzone viene usata, fino al titolo gestito come ulteriore suggerimento o suggerimento del suggerimento, per dare quindi piu’ comprensione al brano in referenzialita’ circolare.
In realta’ ripeto, e’ solo un gioco.
Non c’e’ un senso obbligatorio o necessario se non il puro sfizio di ricavare un qualcosa che comunque anche una volta indovinato non da’ e non toglie nulla a cio’ a cui e’ legato.
In conclusione nessun mistero, forse un piccolo sforzo per andare oltre lo sguardo ma se ci si vuole fermare prima, che prima sia; in fondo e’ sufficiente sentire, basta farsi vicini e almeno un po’ scaldarsi a vicenda.

6 – 11 – 2008

Raggiunte le 10.000 pagine consultate e confesso enorme soddisfazione e piacere soprattutto perche’ e’ risultato inatteso ed insperato.
Spero di ricambiare questa soddisfazione col mio lavoro.
In questi giorni ho visitato diversi siti d’arte, quell’arte non ufficializzata, sovente poco monetizzata, arte comunque pura e qualche volta innovativa, sempre sincera.
Visitate la pagina dei collegamenti per un riscontro.
C’e’ tanta arte li’ fuori, tanta che si stenta a credere, arte che esiste nutrendosi della propria carne e del proprio sangue ma a ben pensare e’ il cibo migliore possibile, umano misticismo, umana unica eternita’.

16 – 10 – 2008

Nuovo link di pubblicazione e/o acquisto: Art-Meter.
Bella idea, onesta, pulita, nessuno si fa male e fosse solo per questo meriterebbe molta piu’ fama ma non e’ detto non arrivi, magari a piccoli passi.
Anche su Dimensione Arte uno spazio personale. Forse piu’ confuso ma infinita scelta: scelta espressiva, scelta commerciale, scelta punto basta e gia’ la parola e’ bella cosi’.
Intanto Ebay indicizza "particellare" e fa trovare quanto e’ in vetrina.
Non so, dimensione troppo ampia che crea vertigine e leggero senso di vuoto.

11 – 10 – 2008

Ora le stampe sono acquistabili su Ebay.
Strano luogo questo, posto in cui ogni oggetto e’ a norma di scontrino e l’idea ha senso se di seconda mano.
Alla fine comunque vincono i buoni pur seminando una scia di stanco pessimismo per cio’ che ci aspetta.

9 – 10 – 2008

Abilitato pagamento PayPal per vendita stampe.
E’ un grande desiderio sapere che qualcuno che non sia io possa far distrattamente cadere uno sguardo fugace su qualcosa che ho amato cosi’ tanto realizzare…

29 – 9 – 2008

Avanza esterno guscio come a volersi imporre, come per raccontare a sua volta storia, divulgare messaggio, generare curiosita’.
Non so se posso affermare di aver trovato giusto compromesso ma una linea e’ stata tracciata e una linea e’ stata raggiunta.
Linee a migliaia, una comunque in meno.

Riflettevo sull’opportunita’ di meglio chiarire la posizione artistica del sito, del MOVIMENTO PARTICELLARE stesso.
Il Manifesto e’ li’ apposta e persino banale s’illustra e spiega ma c’e’ davvero intenzione di leggere e proseguire di parola in parola sino a contestualizzare e raccogliere opere ed idee?
E’ abbastanza visibile il collegamento tra le variegate anime di un MOVIMENTO che non inventa ma propone, non crea ma evidenzia, non ha voce propria ma esalta cio’ che invece voce ce l’ha?
Mi piace pensare non ci sia bisogno d’altro, mi piace pensare che saro’ felice di spiegarmi meglio, mi piace pensare che empatia domini ogni ragionamento.

13 – 9 – 2008

E’ un misto di tecnica e arte, sforzo estetico per contenere altra estetica e viene da chiedersi quanto l’involucro incida nel diffondere un’idea.
Fastidiosa scoperta ma plasticita’ di pensiero non e’ forse forma?
In questa fase ruotano medesime parole, vocaboli come mattoni ma del resto cosi’ e’ il linguaggio e quando contraddizione non trova dimora, inevitabilmente ripetizione s’impone e va bene cosi’ se ripetizione e’ affermazione.

7 – 9 – 2008

Certi ritorni sono un sollievo, altri ennesimo motivo per rifugiarsi dentro nuove forme, sostanza e consapevolezza di vento non ancora respirato, non pienamente, in un presente che non e’ mai come si vorrebbe.

20 – 8 – 2008

Il cambio e’ estetico e se estetica non comanda ma insegna allora relazione tra forma e contenuto non e’ semplice esposizione, neppure dialettica, forse messaggio.

14 – 8 – 2008

Ora il luogo e’ noto, definito e referenziato.
Serviva casa adeguata, grandi saloni, decorazioni principesche, stanze in cui vivere degnamente.
Inizio e’ questo, non certo fine.

12 – 8 – 2008

Un senso che si consolida con l’informazione.
E’ talmente complicato spiegare l’istinto…
Se l’arte fosse per l’arte allora vi sarebbero solo immagini esposte al pubblico ludibrio, se fosse invece per ragione, scriverei tomi e trattati profondissimi.
Cio’ che coinvolge e’ cio’ che si comprende, col cuore o col pensiero, a volte con lo stomaco ma non importa se quel che resta diviene poi pelle e respiro.
Se qualcosa deve essere detto sia allora di percepire oltre, osservare e chiudere subito gli occhi nell’attesa di un lampo nel buio del proprio silenzio.
Empatia?
Potrebbe essere la parola giusta…

5 – 8 – 2008

Spazio riempito, informazione gestita, segnalibro di astratta carta.
Inizio che e’ fine, fine lontano dalle parole, vicino alle emozioni se emozione, matematica logica se circonvoluzioni coinvolte in elaborato pensiero.
Ricerca, voglia di scoprire indefinito qualcosa perche’ da qualche parte esiste un ricordo da evocare, soluzione, si soluzione a domanda che non conosco.
Impresa impossibile?
Forse o forse la vita riserva sorprese che possono anche essere vittorie, comunque vada, comunque sia…

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