Diavoli e alieni

Quattro piccole ruote, latta o alluminio non so, poca energia quanto basta per essere lenti ma non immobili.
Corro, tanto non ho niente di meglio da fare, non ho voglia di ascoltare voci o vento, l’asfalto mormora e sussurra se pizzicato ma oggi tace e i kilometri non raccolgono, non concentrano, non compattano e perche’ correre, perche’ quindi non aprire un poco il cuore, sentire altri suoni, ascoltare altre luci affinche’ frequenza divenga nota, accordo, sinfonia.
Rallento e l’egoismo si gonfia come petto d’aria inspirata, paradiso, paradiso, paradiso ecco io ti merito, quindi c’e’ un cuore, forse sono buono, si sono buono, si sono buono, sono, forse ero, ora m’annullo e osservo.
Quattro piccole ruote, latta o alluminio non so, poca energia quanto basta per essere lenti ma non immobili e dietro, in mezzo una vita intera che passa lenta ed osservo svuotandomi passo per passo e come un guscio forte fuori e vuoto dentro respiro piano per riempire un vuoto, per comprendere un vuoto, per imparare dal vuoto.
Poi si ferma, si gira e la testa si piega appena e quella vita e’ la mia vita, e’ tutto cio’ che non ho avuto, che mai imparero’ a conoscere e scoprire che la dignita’ corre piu’ veloce di gambe, motori, reazioni e reattori e in essa ci si perde e lentamente si affoga, fiato trattenuto, fondo trascinato e buio e paura e non riesco e non posso e non ce la faccio, non oltre, non ancora e alla fine, alla fine ritrovarsi nuovo respiro e anche il mio capo accenna un grazie, il mio grazie, il solo grazie che un senso puo’ regalare e riemergere volendo restare, volendo fermare la corsa, interrompendo la strada, zittendo l’asfalto, placando il dolore, lasciandosi dietro, rimanendo indietro, perdendosi indietro.
Non ho voglia di ripartire, ma lo faccio e non fa neppure troppo male, non resto li’ a pensare, non voglio in fondo neppure restare perche’ in certi luoghi si sta e si va nel contempo e senza confondersi, senza rimpiangere, senza rimpiangersi, piu’ pesanti e piu’ leggeri, confuso ma non spaventato, vita sottratta al prezzo di un sogno in meno per un ringraziamento in piu’.
(nessuna canzone perche’ questa canzone e’ mia, questa canzone e’ per chi ha una vita dietro quattro ruote e un po’ di latta, per cio’ che ho perso negli anni che verranno, per cio’ che ho avuto…)

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