Serie Ampiezza Modulata

 

Serie Ampiezza Modulata

A volte sento l’esigenza di perdermi tra le onde medie della modulazione d’ampiezza.
Ricordi appesi all’alternarsi di luci e buio sul sedile posteriore di automobile, verdi cifre illuminate come percorso per ritrovare qualcosa, qualcuno tra voci vicinissime, tra voci lontanissime in un viaggio che iniziava o forse terminava, evento comunque mutevole.
In mezzo a quel pacato vociare, suoni di mondi che comunicano, che spiano, che osservano e descrivono in feedback con pensieri su viaggi ed esplorazioni.
Lingue terrestri ed altre no, sempre troppo lontane, per un momento sfiorate e comprese, minacciose perche’ vicine, innocue perche’ lontane, solo apparente confusione quando brivido e’ domanda senza risposta, e’ risposta che non richiede domanda.
Fruscii e fischi come sillabe di parole ancora da comprendere, dolci fiabe forse perche’ legate alla notte e nella notte eternamente cristallizzate.
Ebbene li’ torno ed e’ bagno caldo, senso d’antico che come fondamenta sostiene eppure la meraviglia del futuro non svanisce, non s’assopisce e ancora sono affascinato, avvolto in un mistero che non dovrebbe essere piu’ tale dalla consapevolezza, dalla conoscenza, ma il sapere e’ solamente una cima che svela un’altra cima.

 

 


Rispondi